top of page
  • Immagine del redattoreLudovica Mellini

Cosplay per passione e per divertimento: essere un altro per un giorno!

di Ludovica Mellini


Ultimamente si sente spesso parlare di cosplay e cosplayer. Di certo il FantaExpo è uno dei posti migliori in cui incontrarne molti e potersi divertire con loro, sia con i professionisti che con gli appassionati. Nel corso della terza giornata della fiera, l’8 settembre, si è tenuto un incontro con diversi cosplayer famosi anche al di fuori dell’Italia e con due ospiti internazionali, Irine Meier e Gesha Petrovich, che hanno anche fatto parte della giuria del “Cosplay Contest” tenutosi il 9 settembre. I cosplayer, a cui anche noi ragazzi del Liceo De Sanctis abbiamo posto delle domande, hanno spiegato il loro percorso, come hanno iniziato e come tuttora continuino in questo mondo, fornendo utili consigli anche ad eventuali aspiranti cosplayer. Grazie a loro abbiamo potuto scoprire anche diversi aspetti degli altri paesi, come ad esempio la diffusione dei cosplayer in Russia, molto recente; infatti, secondo Gesha ed Irine, nel loro stato si sono iniziati a conoscere ed apprezzare i cosplayer soltanto da circa dieci anni, quindi è senz’altro stata molto dura per molte persone riuscire ad andare avanti in questo campo senza aiuti, anche se Irine ammette di aver ricevuto un costante appoggio dai suoi genitori, mentre Gesha dice di aver incominciato in età adulta e già ottenuta un’indipendenza economica, quindi per lui non è stato un problema poter intraprendere una carriera di questo tipo, pur essendo l’unico tra i presenti a farlo come lavoro ed a livello professionale. “Ho dei lineamenti da bambino e spesso mi chiedono di interpretare dei ragazzi carini e dolci nonostante io abbia una personalità abbastanza aggressiva e preferirei dei personaggi che mi rispecchino di più, accetto, perché in fondo è il mio lavoro.” - dice Gesha parlando dei tanti personaggi che ha interpretato, affermando che comunque è anche importante confrontarsi con altri cosplayer, senza invidie o rancori, e continuare a seguire le proprie passioni.

Merisiel Irum e Tamiyo, nomi d’arte delle due cosplayer italiane, hanno parlato di ciò che preferiscono del cosplay, per Merisiel il trucco ed i vestiti, che le consentono di essere una persona diversa almeno per un giorno, e per Tamiyo l’interpretazione, che le consente di divertirsi con gli altri fan e di interagire con loro. Blusummer, invece, pseudonimo di Gabriele, ha iniziato a creare le sue armature in seguito ad una sfida avviata insieme ad un amico e, da quel momento, non ha più smesso migliorando le tecniche di costruzione e di creazione di volta in volta.

Insomma, tutti i cosplayer sembrano concordare su una cosa: al di là del lavoro, delle aspettative e dei soldi, è fondamentale divertirsi, perché è ciò per cui, in fondo, sono nati i cosplay.


In foto: Gesha Petrovich come Yuri Ayato (sinistra) e come Shouto Todoroki (centro e destra)

20 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

FantaExpo: un 'esperienza da ripetere

di Alessio Conforti Il FantaExpo è giunto al termine. Tra risate, concerti e giochi questi quattro giorni sono volati via. In questo periodo ognuno di noi si è allontanato dal computer e dal telefono

bottom of page