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E se i ruoli si invertissero?

di Alessia La Rocca


Si è da poco concluso il FantaExpo, fiera salernitana che vede come protagonisti i giovani, coinvolti in attività riguardanti il fantasy. Dopo tante interviste a personaggi famosi, noi ragazzi della II F ci siamo chiesti: “Ma cosa pensano le persone che in genere fanno le domande?”. Così abbiamo deciso di intervistare due ragazzi che hanno partecipato al progetto, Arianna e Alessandro, che hanno spiegato cos'è il FantaExpo, come è organizzato, quando e dove si svolge, il prezzo del biglietto e tutte le informazioni utili a capire la fiera per chi non ha mai partecipato. In seguito hanno spiegato il loro ruolo nell'evento e cosa hanno fatto. Infine hanno soddisfatto varie curiosità sulla loro esperienza e condiviso il loro parere su alcuni aspetti della fiera. Di seguito le parti salienti della loro intervista.

Cosa vi aspettavate prima del FantaExpo e cosa avete potuto sperimentare in questi giorni?

Alessandro = Sicuramente non mi aspettavo di dover seguire tutte le conferenze ogni giorno. Pensavo: “Pago di meno, entro e basta”. In realtà abbiamo dovuto seguire almeno una conferenza al giorno, abbiamo fatto diverse esperienze all’interno del FantaExpo che un cliente occasionale non fa, per esempio il Dungeon di Soliptica, una specie di orienteering, ma lo scopo è trovare un tesoro all’interno di un labirinto. Queste sono opportunità che non capitano tutti i giorni!

Arianna = Mi aspettavo di essere costretta a scrivere su argomenti che non mi interessavano, invece è stata una cosa molto libera e ho potuto scegliere su che tema lavorare, ovviamente notizie riguardanti il FantaExpo, ma che magari mi interessavano di più rispetto ad altri.

Siete riusciti ad organizzare bene i tempi per scrivere?

Arianna = Diciamo che questa è stata la cosa più difficile, infatti, io scrivevo gli articoli la sera poiché andavamo la mattina presto e tornavamo la sera tardi. Comunque è difficile scrivere al FantaExpo.

Alessandro = Io li ho dovuti scrivere in treno mentre tornavo a casa.

Vi è mancato qualcosa all’interno del FantaExpo, per esempio un’area dove poter scrivere i vostri articoli? Hai detto che non scrivevi al FantaExpo: era per questioni di tempo o di spazi?

Arianna = Di spazi, maggiormente, perché non c’erano posti, per esempio tavoli al fresco per poter lavorare.

Alessandro = Penso che, anche se ci fosse stata l’area, non è che mentre ero lì mi sedevo e scrivevo articoli. L’evento dura solo quattro giorni, quindi è meglio sfruttare il tempo.

Credete che l’area sia abbastanza grande, giusta o secondo voi dovrebbero ampliarla?

Arianna = Penso che l’area sia giusta perché non è molto dispersiva. Personalmente mi è piaciuta perché c’era tanto spazio verde.

Alessandro = Secondo me si dovrebbe ampliare lo spazio perché gli stand sono tanti se si vedono in un giorno, ma se si partecipa tutti i giorni il proprietario ti saluta perché passi sempre lì davanti. Se vai tutti i giorni è un po’ ristretta l’area.

Pensate che sia una fiera solo per gli amanti del genere o capace di offrire attività anche ad un’utenza generale, per esempio un ragazzo che non segue questo “mondo” può essere interessato e divertirsi oppure è settoriale?

Alessandro = La fiera è settoriale di per sé: c’è l’area dove si compra perché sei fan, l’area dove ci sono le conferenze di persone non molto famose, quindi sei fan. Se cambiasse il bacino d’utenza, muterebbe l’atmosfera leggera che c’è intorno.

Arianna = Sebbene non sia molto interessata a questo mondo, mi sono comunque divertita. Comunque penso che sia una fiera per gli appassionati.

Qual è la cosa che avete preferito del FantaExpo?

Arianna = Le numerose attività e i giochi proposti.

Alessandro = Personalmente mi è piaciuto molto il Dungeon e l’opportunità di poter interagire con gli ospiti.

Tra il concerto di Nitro e quello di Giorgio Vanni c’era la differenza che Giorgio Vanni è più esperto e la sua presenza era più incentrata sul tema della fiera. Secondo voi, la scelta commerciale di portare a Salerno anche Nitro è stata buona dal punto di vista degli appassionati che si sono trovati centinaia di persone arrivate solo per il rapper?

Alessandro = Per le persone presenti non è stato un grande guadagno, però per l’organizzazione è stato fantastico poiché arriva gente che paga il biglietto solo per vedere Nitro.

Pensate che sia stato utile, dal punto di vista personale, fare un’esperienza lavorativa del genere?

Alessandro = Sì, è stato molto utile perché abbiamo avuto l’opportunità di seguire diverse conferenze nella “Sala conferenze”, abbiamo potuto incontrare diversi personaggi più o meno famosi, come Marco Merrino, la Cavernadiplatone, Casa Surace, Nitro. È stata una bella esperienza.

Molte persone dicono che questa fiera non riesce a reggere il confronto con eventi più grandi, quali il Lucca Comics, e che quindi non soddisfa tutte le aspettative di un vero appassionato. Cosa ne pensate?

Alessandro = Non essendo stato mai al Romics o al Lucca Comics non posso fare paragoni, però a me è piaciuta molto la fiera.

Arianna = Neanche io sono mai stata al Romics o al Lucca Comics, ma penso che per Salerno sia un passo avanti poiché porta turisti.

È valsa la pena dedicare del tempo ed utilizzare i soldi della Comunità Europea per fare questo PON?

Arianna = Siì È stato un PON molto interessante, ma soprattutto diverso.

Alessandro = Ne è valsa sicuramente la pena.

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