di Annabella Schiaffo e Benedetta Vecchi
Il mito nacque come racconto orale dalla necessità di spiegare i fenomeni naturali e la realtà e poi, una volta registrato per iscritto, contribuì a formare la memoria collettiva dei popoli. La funzione del mito era trasmettere le credenze, la cultura, i valori di un popolo. I miti potevano illustrare codici di comportamento fornendo esempi e modelli da imitare, ma, soprattutto, creavano delle identità nelle quali ognuno potesse riconoscersi. Anche il fumetto, contemporanea letteratura in immagini, fornisce un insegnamento pedagogico di profondo valore umano. Esso presenta degli eroi positivi con un preciso modello di comportamento, ci aiuta a scoprire il mondo ordinario ma anche quello straordinario affrontando temi e questioni che riflettono la nostra realtà storica. Ritengo che il fumetto si possa considerare un'eredità del racconto mitologico, arricchito dall'immagine artistica che gli fornisce caratteristiche originali ed elaborate, nuove rispetto al passato. Nella conferenza "Dalla A di Alighieri alla Z di Dragon Ball Z" si sono approfonditi i possibili parallelismi tra miti e fumetti ed in particolare in che modo il personaggio di Goku, protagonista di "Dragonball", richiami l'eroe omerico Ulisse; infatti, alcuni episodi ricordano l'Odissea. Non a caso il richiamo all'avventura e la voglia di scoprire nuovi mondi sono tematiche comuni ad entrambi. Il tema del viaggio presente nel fumetto attraversa le letterature di tutti i tempi; si pensi al cammino nei regni ultraterreni della Commedia dantesca o al viaggio di Enea. Il fine elogiativo che spinse il grande poeta latino Virgilio a comporre l'Eneide per glorificare la "Gens Iulia" ha mosso anche l'autore del famosissimo manga "Dragonball che punta, con le sue illustrazioni, a diffondere i principi delle religioni shintoista e buddhista ignote all'Occidente.
Dal mito al fumetto, dal fumetto al mito: si può parlare per entrambi di racconti profondi ed educativi, fonte di ispirazione per grandi ... e per piccini!
