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  • Immagine del redattoreAlessandro Quaranta

Il Videogioco, da Pong alla Iudav-Vhei

Aggiornamento: 9 set 2018

di Alessandro Quaranta


Il FantaExpo è famoso fra i giovani soprattutto per l’elevato numero di stand nei quali è possibile trovare action figures, immagini o “POP” dei propri personaggi di anime, manga, serie Tv e cinema preferiti. Eppure c’è un'area del FantaExpo sconosciuta ai più, che consiste in una piccola stanza molto vicina al palco centrale dove, con la partecipazione di tanti ospiti, si svolgono interessanti conferenze su argomenti quali videogiochi, fumetto e disegno.

La prima conferenza si è svolta il 6 settembre, nonché giorno di apertura, alle ore 12:30. A condurla sono sono stati Carlo Cuomo, lo sviluppatore e direttore della IUDAV, unica università italiana che contempla il corso di laurea in Videogiochi e Animazione, e il gamer professionista Emiliano Di Gianni. Quest’ultimo, proprietario tra l’altro del canale YouTube “Di Gianni” che conta oltre 20mila iscritti, è fra i primi 32 giocatori di FIFA al mondo, un videogioco che simula partite di calcio su console.

La conferenza aveva come tema proprio i videogiochi ed in particolare il loro sviluppo da PONG passando per i giochi arcade ad oggi. L'incontro è cominciato con un po’ di storia dei videogioco. Partendo, infatti, da OXO, il famoso gioco del “Tris”, nel 1952 siamo poi passati al “Tennis For Two” del 1958, ottenuto sperimentando i vari utilizzi di un oscillatore. Nel ’72 nasce il celeberrimo PONG, uno dei giochi più semplici mai creati. Si è, poi, parlato nel dettaglio di Tetris, Pacman, The legend of Zelda e Mario Bros, evolutosi in Super Mario Bros. Il 1995 è stato l'anno di diffusione del World Wide Web. Sulla sua scia è, poi, nato Facebook, che ha ulteriormente cambiato il modo di vedere il videogioco. La diffusione del digitale all’inizio è stata molto lenta, ma è cresciuta esponenzialmente fino ad arrivare ad oggi, dove tutti abbiamo un computer, uno smartphone e probabilmente una console.

Pensando all’espansione che la tecnologia del videogioco stava avendo, nel 2009 Carlo Cuomo ed un gruppo di suoi colleghi fondano l’Iudav-Vhei, università italiana con un obbiettivo unico: preparare giovani a poter lavorare nel mondo della programmazione fornendo, dopo dei corsi ed esami, una laurea valida per lo stato. Il progetto è pienamente riuscito e ad oggi l’Iudav-Vhei può contare su un buon numero di laureandi ed un'occupazione dei ragazzi laureati di oltre il 70%. L’Università funziona e probabilmente in futuro progetti del genere si espanderanno a macchia d’olio.



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