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Racconti di un FantaExpo

di Giulia Fiore


Per Arianna e Alessandro non è la prima esperienza al FantaExpo, una fiera che si svolge a fine estate al Parco dell'Irno di Salerno. A differenza degli anni scorsi, però, si sono ritrovati a partecipare al festival in modo diverso, come giornalisti, con il compito di scrivere articoli e documentare la fiera. Entrambi pensano che sia stata una bella esperienza che ha dato loro la possibilità di intervistare ospiti come Marco Merrino, Casa Surace e assistere al concerto live di Nitro. Alessandro è rimasto particolarmente colpito dal "Dangeon", un gioco ambientato in un labirinto che ha avuto l'occasione di provare e ammette che non tutti i giorni si può godere di possibilità del genere. Arianna si aspettava di essere poco interessata agli argomenti e si è sentita libera di scrivere sugli argomenti che più le piacevano. Le è, però, risultato difficile l'organizzazione dei tempi, costretta perciò a scrivere gli articoli di sera o tra una conferenza e l'altra; inoltre ha lamentato l'assenza di uno spazio fisso dove i ragazzi potessero sedersi e lavorare comodamente usufruendo anche di un rete internet. Nonostante ciò, Arianna crede che l'area sia adatta alla fiera, infatti, anche se è ristretta, è ricca di aree verdi e non dispersiva. Alessandro sottolinea invece la necessità di ampliare l'area data la presenza di pochi stand; inoltre le aree hanno poco spazio per essere allestite. E' comunque una fiera abbastanza settoriale in cui si vedono molti amanti del genere fantasy, del fumetto e del disegno. C'è possibilità di divertirsi, anche se non si è appassionati.

Per entrambi la fiera è comunque, nel suo piccolo, una bella ed importante realtà per la città di Salerno e per i giovani. Si è parlato anche della scelta commerciale di portare Nitro al festival e di coloro che hanno comprato un biglietto semplicemente per il concerto. Per l'organizzazione ha dato ottimi frutti un artista del genere e la sua esibizione, forse per gli amanti del genere e i cosplayer un po' meno, visto che sono arrivate migliaia di persone non interessate alla fiera in sé. E' valsa sicuramente la pena, secondo Arianna e Alessandro, utilizzare dei fondi europei per questo Pon per gli argomenti trattati, ma anche per la sua organizzazione e la sua originalità.


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